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Prodotti sostenibili: Quanto sono importanti per gli italiani?

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Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di sostenibilità; come la pensano gli italiani in tema di sostenibilità e cosa occorrerebbe per fare acquistare fiducia verso i prodotti sostenibili, è un tema a cui ha cercato di dare risposta il Salone della CSR de dell’Innovazione sociale tenuto il 2 ottobre all’Università Bocconi a Milano. Parlando di numeri sono circa il 72% gli italiani a cui interessa e che sono sensibili al tema, e questo è già un numero in crescita rispetto agli anni passati. Vediamo insieme un pò di numeri per renderci conto ed entrare nel tema di cosa pensano gli italiani della sostenibilità. All’interno di questo 72% di persone interessate e sensibili alla sostenibilità, un 20% sono veri sostenitori dei comportamenti sostenibili delle aziende, mentre un 50% sono informati e naturalmente predisposti verso l’attivazione di comportamenti sostenibili. Accanto a questi numeri c’è uno sparuto gruppo di scettici ( 13% ) con scarsa propensione verso

QUALI SONO I BRAND DI MAGGIOR VALORE NEL MONDO?

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Anche quest’anno l’edizione del Best Global Brand (ne avevamo parlato qualche post addietro ) ha generato la classifica annuale stilata da Interbrands , relativa ai cento marchi di maggiore valore economico del pianeta; ma ricordiamoci che all’interno dell’iniziativa vengono valutati anche altri aspetti non meno importanti, quali la forza competitiva ed il ruolo. Il maggiore valore economico della classifica, spetta ad Apple , che ha registrato una crescita del 16% ed un valore superiore ai 200 miliardi. Le altre due posizioni d’”onore” sono detenute da Google che ha dimostrato un valore di 155.506 miliardi, incrementando il suo valore del 10% rispetto allo scoro anno, e poi Amazon , che registrando un valore superiore ai 100 miliardi, ha registrato la migliore performance, trattandosi di un incremento percentuale a due cifre (Top Performer). Gli altri brand della top 10 sono, nell’ordine: ·          Microsoft (92.715 miliardi) ·          Coca Cola (66.341 miliardi)

La pasta italiana: ci sono ancora paesi nei quali non potrebbe andare?

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Le recenti polemiche sull’arrivo nelle nostre tavole di grani provenienti da paesi extraeuropei, può essere di aiuto nel capire qual è l’importanza della produzione della pasta nel nostro paese. Indubbiamente siamo grandi consumatori, ma ci sono paesi che ormai, nonostante la non grandissima tradizione culinaria, dedicano alla pasta uno spazio importante, diventando non più solo un cibo etnico da sperimentare, ma occupa ormai un posto fisso nelle dispense delle case. Vediamo questo boom dai numeri, facendoci aiutare dall’analisi svolta da Aidepi )Associazione Italiana delle Industrie del Dolce e della Pasta italiane): il 56% della nostra produzione finisce all’estero; ed ogni pastificio ha una quota di produzione destinata stabilmente, ormai, ai mercati esteri. Il peso percentuale del fatturato del comparto, rispetto al totale del food è più che doppio rispetto alla media. La quota export è sensibilmente aumentata – più che raddoppiata – passando da 740.000 a 2 milio